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Sessione 3. Distanze minime, progessive, massime

La impropriamente detta «didattica a distanza» ha provocato reazioni diverse a seconda delle materie di insegnamento, degli attori, delle istituzioni. Per quanto riguarda l’ambito della didattica musicale, l’alveolo del rapporto maestro-allievo è stato disintegrato, soprattutto per lo stato primitivo e totalmente inadeguato della tecnologia. D’altra parte, la trasmissione della musica attraverso i personal computer o altri supporti elettronici è fallimentare e, in gran parte dei casi, addirittura dannosa e la collocazione di ulteriori «schermi» alla relazione formativa ha sottratto elementi fondamentali all’interazione. Nel corso dell’anno passato il M° Pavan ha chiesto ai suoi allievi del Corso di Liuto in Conservatorio di annotare le loro reazioni alla preparazione per la «lezione a distanza», al suo svolgimento, alla chiusura e al post-incontro. La medesima richiesta ha rivolto anche a se stesso. A partire dalla condivisione di quanto è emerso da quelle annotazioni, si rifletterà su cosa stia accadendo ai luoghi e alle modalità della formazione e su come le nuove distanze possano essere vissute.

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Materiali

1_Disegno di Michelangelo

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2_Documenti

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3_Daolmi_Alle origini del Conservatorio di Milano

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4_Fondazione del Conservatorio di Milano (Davide Daolmi)

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