
La Recherche è anche un atlante di zoologia: presenta 214 diverse specie animali citate per ben 1026 volte. Il che costituisce un altro dei suoi primati, oltre a quelli già noti, e mette in luce un nuovo aspetto della geniale mente di Proust, oltre a quelli che già conosciamo: egli, infatti, è anche un esperto zoologo, un raffinato biologo. Prendendo le mosse dal volume di Carlo Alberto Redi intitolato Lo zoo di Proust (Carocci, Roma, in corso di pubblicazione), la Lettura proporrà un percorso teso a sottolineare come il riferimento agli animali non abbia una funzione meramente zooiconica (pura condensazione d’immagine, semplice riferimento metaforico), ma sia un elemento costitutivo della Recherche. Riunendo le qualità dell’animale e quelle dell’uomo, per la legge dell’analogia tipica del linguaggio simbolico (syn-ballo), Proust cesella e tratteggia finemente le caratteristiche fisiche e comportamentali dei personaggi, costruendo categorie adatte alla comprensione della loro animalità (zoé) e, insieme, della loro biografia (bios).
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