Perché il capolavoro di Claude Lévi-Strauss, Le strutture elementari della parentela, ha destato e continua a destare ancora oggi dibattiti e infinite discussioni? Si tratta dell’opera che ha reso Lévi-Strauss uno dei più grandi antropologi contemporanei, che ha dato il via allo strutturalismo culturale, ha lanciato la nozione di Simbolico, ha suscitato le critiche di autrici e autori del movimento femminista, ha innescato una rivoluzione nell’ambito dell’antropologia e non solo. È il testo in cui il confine tra natura e cultura è esibito come un paradosso, come un continuo, strutturale, sconfinamento. Ed è proprio questo paradossale confine – mostra l’Autore – a istituire la legge simbolica, ovvero le regole della convivenza civile e dell’abitare (una casa, un villaggio, una comunità).
Sintesi sessione
Nelle Strutture elementari della parentela Lévi-Strauss mostra come la proibizione dell’incesto sia una sorta di “legge zero” che sta a fondamento della civiltà. Ossia, alla base degli scambi, delle relazioni sociali e della complessiva biopolitica delle comunità arcaiche. Ma quella legge è anche uno “scandalo”, come lo definisce l’Autore, ossia un paradosso che si colloca sulla soglia tra natura e cultura, là dove si decidono l’ordine sociale e il destino della comunità.
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