mercoledì,
Comunemente si ritiene che, per comprendere al meglio una persona, occorra capire quale sia il suo carattere. Il concetto di carattere viene sovente utilizzato come una griglia interpretativa per giudicare gli esseri umani. Eppure, non è affatto chiaro che quale sia l’origine del carattere. Si tratta di una disposizione innata e naturale? Di un effetto dell’interazione con gli altri? O altro ancora? È l’individuo, con il suo carattere personale, ad abitare lo spazio pubblico, o è al contrario quest’ultimo a sconfinare nel soggetto? La Lettura prende le mosse dall’Inghilterra vittoriana e, attraverso alcuni passaggi cruciali di David Copperfield (Charles Dickens) e Jane Eyre (Charlotte Brontë), evoca la portata antropologica del concetto di carattere e quali ne siano le conseguenze sull’immagine dell’individuo che ancora ci accompagna.
Sintensi sessione
Attraverso David Copperfield, di Charles Dickens, è possibile cogliere l’importanza della formazione del carattere nell’ambito della vita domestica. Le virtù del carattere tipiche della borghesia inglese sono la base per una corretta gestione della famiglia e dei beni. Jane Eyre, di Charlotte Brontë, mostra inoltre come il concetto di carattere abbia una dimensione intersezionale, a causa delle sue connessioni con i concetti di razza, classe e genere.
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