Anno sociale 2021-2022

Come è composto il «corpo insegnante»? Persone, cose, discorsi; tecniche, strumenti, competenze; luoghi, saperi istituzioni… il tutto al fine della formazione. Ma che è «formazione»? Chi lo dice, chi lo stabilisce? Un altro «corpo insegnante»? Per esempio di filosofi? Imbarazzo della risposta, ma imbarazzo ancora più grande (sebbene per lo più inavvertito) relativamente al senso della domanda. Se osi chiedere della domanda entri nel circolo di un esercizio paradossale della memoria e dell’oblio: all’origine di tutti i corpi, all’origine dell’origine, dove qualcosa, forse, prende forma.
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-> 1 – I sei luoghi di Platone
Presunzione di sapere e sapere presunto. La nozione di cultura nasce con i sofisti. I sei luoghi di Platone: gli amanti; Alcibiade primo; Teage; Carmide; Liside; Eutidemo. I temi classici: formazione e informazione; specialismo e generalismo; tecnica e arte; imparare e insegnare. Utilità della filosofia? Il corpo insegnante: chi è e come deve essere chi insegna; che cosa si insegna e che cosa non si insegna; come si insegna. La pedagogia.
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-> 2 – Stratificazioni
La complessità degli abiti corporei. Cause parentali e cause sociali. Le nicchie sociali e la costruzione di una casa condivisa. Il sapere circola e prende corpo. Esempio del supporto cartaceo per la scrittura. La condizione umana. L’Axis Mundi e i tre gradi del ritorno. Husserl e l’uomo tolemaico. Il sapere impossibile del tutto. Il sapere inesistente del nulla (la morte). La verità muta vivendo.
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-> 3 – Gli abiti
La chiave di ogni discorso è l’abito. Il sapere del tutto: ma il tutto non è un ente, non è una cosa. Un sapere infinitamente oggettivabile. Il sapere della parte. Parte saputa di un tutto impossibile da sapere e differenza di un sapere nominato, ma inesistente. Tutti questi paradossi sono conseguenza del presupposto che il sapere consista nel conoscere tutto ciò che c’è. Ricondurre il discorso al suo luogo etico-politico. Ogni corpo produce effetti e in questo senso è un corpo insegnante.
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-> 4 – Dalla sostanza etica alla funzione burocratica
Che cosa l’insegnante trova in classe. La funzione burocratica. Archiloco e il venir meno della sostanza etica. Mondo della partecipazione doverosa sempre in debito. Diritto patriarcale del sangue e dello sperma. Il mercante: la logica dello scambio come origine della desacralizzazione del processo produttivo. La società degli estranei. Il lavoro come oggetto di scambio. La duplice alienazione: la cosa prodotta e la cosa del produrre.
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-> 5 – I sei luoghi di Dewey
John Dewey: il mio credo pedagogico. Porre al centro il fanciullo. Introdurre il lavoro nella scuola. Il pragmatismo come formazione strumentale. Arte e scienza. L’ambiente scolastico. La crescita. La cosa. la vita associata e la democrazia. La cultura. Il fine dell’educazione. Esplodono qui tutti i nostri problemi. Il paradosso centrale e il problema politico. Il fallimento di tutti i progetti pedagogici e il fallimento di ogni progetto di vita.
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-> 6 – I sei luoghi di Gramsci
Politica, intellettuali e sapere in Gramsci. Storia e funzione degli intellettuali. Il Principe di Machiavelli. La razionalizzazione del lavoro. La filosofia di Benedetto Croce, l’anti-Croce. Il materialismo storico e lo storicismo della prassi come storicismo assoluto. La filosofia della prassi. Linguaggio e concezioni del mondo. Gli intellettuali e la massa. Cultura e pedagogia. Il filosofo democratico.
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-> 7 – I sei luoghi finali
Compimento e ricordo. Il divenire dello Spirito come eterna alienazione. Il ricordo: l’oblio figurato o la figura dell’oblio. La figura della parte è il tutto che c’è. La relativa ignoranza della realtà. Il corpo animale è esposto al mondo, il corpo umano è alienato nello strumento. Il cammino del corpo linguistico. Il patto e l’alienazione dello scambio. L’istituzione. Il corpo animato dai suoi fini e il corpo mondano. L’arte del pensiero.
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-> 8 – Per una conclusione [L’arte della memoria come progetto di convivenza]
Il corpo legislativo e il corpo di Solone. La politica degli effetti e la pedagogia delle emozioni. I corpi scritti e i corpi viventi. La memoria dell’anima opposta alla memoria dei corpi senza vita. L’uomo della ignoranza e la conoscenza. Il ricordo consapevole del suo necessario oblio. Il maestro scopre e reinterpreta il passato. Arte della memoria come progetto di convivenza.
Sessioni
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01_Albanese_Penultimo
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02_Sini_Risposta-Albanese_(Penultimo)
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03_Mandelli_Abisso
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04_Sini_Risposta a Mandelli (Abisso)
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05_Carena_Il maestro e l_apprendista
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06_Sini_Risposta a Carena (Il maestro e l_apprendista)
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07_Mandelli_Per questo poco
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08_Sini_Risposta a Mandelli_Per questo poco
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09_Milazzo_Germoglio
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10_Sini_Risposta a Milazzo_Germoglio
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11_Gavianu_Ambiguità e paradossi dell_in-segnare
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12_Sini_Risposta a Gavianu_Ambiguità e paradossi
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13_Mandelli_Accordarsi con gli dei
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21-22_SF_Sini_corpo-insegnante_germogli-14_Sini_Risposta a Mandelli_Accordarsi
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15_Armenio_Sul problema del nulla e della differenza
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16_Sini_Risposta ad Armenio_Sul problema del nulla e della differenza
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17_Mandelli_Ago e palloncino
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18_Sini_Risposta a Mandelli_Ago e palloncino
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19_Gavianu_Le ceneri di Gramsci
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20_Sini_Risposta a Gavianu_Le ceneri di Gramsci
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21_Mannucci_La domanda all_origine dell_essere umano
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22_Sini_Risposta a Mannucci (La domanda...)
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23_Merati_Corsi e ricorsi
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24_Sini_Risposta a Merati_Corsi e ricorsi
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25_Meazza_La strozzatura
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26_Sini_Risposta a Meazza_La strozzatura