Anno sociale 2022-2023

-> Linguaggi in transito

Il progetto di architettura, di paesaggio, di città

Che linguaggio è il linguaggio del progetto? Come parla il progetto? Dove trova le proprie barriere simboliche e come queste sono frantumate e ricostruite? Quale nesso tra linguaggi e rappresentanza? E quale tra linguaggi ed eloquenza? Eloquenza e competenza sono non di rado radice di inganni, scrive Carlo Sini (Idioma, 2021, p. 16). Il progetto inganna? È prefigurazione di una situazione futura o è già esso stesso costruzione? Cosa usa e cosa scarta? Altri linguaggi, altre memorie, altri discorsi. Domande come queste non trovano risposte nei manuali. Non è quello contenuto nei manuali il sapere che qui interessa. Si discuteranno pratiche e discorsi, individuando alcuni snodi utili ad osservare i transiti nei luoghi e nelle forme del progetto. Il programma è articolato in tre tempi, seguiti da una sessione interamente dedicata a un confronto dialogico con i partecipanti.

    Sessioni

  • -> 1. La pluralità dei discorsi del progetto

    Verranno presentati e discussi progetti che 1) costruiscono topologie, 2) si dissolvono nella trasformazione dei luoghi, 3) segnano il ritorno di un pensiero utopico. Questa prima giornata dovrebbe aiutare a far emergere alcune questioni attorno a pluralità ed eloquenza nei linguaggi del progetto.

    Audio

    • Registrazione [1]

      Scarica
    • Registrazione [2]

      Scarica

    Materiali

    1_materiali

    Scarica
  • -> 2. Progetto e protezione della vita

    Cosa si pensa del progetto se lo si vede come protezione della vita? Questa seconda giornata dovrebbe aiutare a far emergere alcune questioni attorno ai modi dell’iscrizione del corpo nell’orizzonte del progetto e delle sue pratiche.

    Audio

    • Registrazione [1]

      Scarica
    • Registrazione [2]

      Scarica
    • Registrazione [3]

      Scarica

    Materiali

    2_materiali

    Scarica
  • -> 3. Progetto e usi della natura

    Il progetto degli spazi aperti: narrazione della società o narrazione della lontananza? I progetti del «non fare»; i linguaggi per dire l’incolto; le categorie «classiche» del linguaggio progettuale relativo agli spazi aperti: parco, strada, giardino. Questa terza giornata dovrebbe aiutare a far emergere alcune questioni attorno alle retoriche sulla coesistenza e ai tanti binomi città-natura.

    Audio

    • Registrazione [1]

      Scarica
    • Registrazione [2]

      Scarica
    • Registrazione [3]

      Scarica

    Materiali

    3_materiali

    Scarica
  • -> 4. Linguaggi del progetto: richiami e dialoghi

    A distanza di alcuni mesi dalle prime tre sessioni dedicate ai linguaggi del progetto, i temi allora trattati sono stati ripresi dalla coordinatrice, professoressa Cristina Bianchetti, e discussi con i Soci e con il Comitato scientifico di Mechrí anche alla luce dei cammini frattanto avviati nei Seminari di filosofia e delle Arti dinamiche.

    Audio

    • Registrazione [1]

      Scarica
    • Registrazione [2]

      Scarica
Cristina Bianchetti

Cristina Bianchetti

Docente di Urbanistica presso il Politecnico di Torino